Glossario Chiropratico (U - V - Z)

Ulcera

un'ulcera circoscritta che colpisce la mucosa di una zona del tratto digerente superiore esposta all'azione del succo gastrico. A seconda dell'area di localizzazione, l'ulcera peptica viene definita duodenale o gastrica. Anche il tratto terminale dell'esofago può essere sede di ulcerazioni di tipo peptico all'interno del quadro clinico di un'esofagite da reflusso esofageo. Il succo gastrico, indispensabile al processo digestivo, possiede una forte azione nei confronti delle proteine: esso è infatti costituito essenzialmente da acido cloridrico e da pepsina, un enzima che si attiva solo in ambiente acido. Lo stomaco è naturalmente protetto dall'azione dell'acido grazie a una barriera mucosa prodotta dalle sue stesse cellule; nel duodeno invece il succo acido viene neutralizzato dal succho duodenale e pancreatico, ricchi di bicarbonato di sodio. L'ulcera peptica, sia gastrica sia duodenale, si sviluppa per azione dell'acidità del succo gastrico, probabilmente a causa di uno squilibrio tra il grado di acidità e i meccanismi protettivi. I fattori che possono indurre un tale squilibrio sono molteplici, diversi per l'ulcera gastrica e per quella duodenale e non tutti perfettamente conosciuti. Una buona parte del sistema digestivo è sotto il controllo diretto del tronco encefalico e del nervo vago. Il disallineamento dell'Atlante può causare: disfunzione del nervo vago, del tronco encefalico o di entrambi. Uno degli scopi principali del nervo vago è quello di stimolare la produzione dell'acido gastrico e regolare i movimenti compiuti dallo stomaco e dall'intestino durante la fase della digestione. La correzione dell'Atlante riduce l'irritazione sul nervo vago e tronco del encefalico, favorendo il buon funzionamento degli impulsi nervosi che regolano le funzioni del tratto digestivo e intestinale.

Upper Cervical e Atlante spostato

Lo stato del tono muscolare è importante quando parliamo del ruolo che svolgono proprio i muscoli nel trattenere le articolazioni nella giusta sede. Un malposizionamento, come nel caso di un Atlante spostato, scoliosi o torcicollo, ha delle ripercussioni negative sulla postura e sulla salute in generale. Nelle parole del D.D. Palmer, il fondatore della Chiropratica: La vita è un'espressione di tono. Tono è lo stato normale di attività nervosa. Tono è espresso dall' elasticità normale, forza ed eccitabilità. Le cause della malattia sono le variazione nel tono." La correzione Upper Cervical Chiropratica è un metodo che innesca il meccanismo gamma-alfa circuito motorio; quando il meccanismo viene attivato, il muscolo fa "reset" (ripristinamento) dentro il fuso muscolare. Si rispristina la giusta azione muscolare e anche il giusto tono muscolare che è fondamentale per il funzionamento sano dei muscoli. Si ipotizza che l'attivazione riflessiva degli Alpha neuroni motori può resettare l' attività muscolare ad arrivare al giusto tono muscolare. La ricerca di Denslow e Korr postula che un aumento in attività di Gamma neuroni motori riflessivi aumenta quella degli Alpha ad arrivare allo stesso fine, cioè, al giusto tono muscolare. Non basta agire solo al livello dei muscoli per fare "reset" dei fusi muscolari, infatti, la correzione Upper Cervical Chiropractic agisce nello spazio fisiologico dell'articolazione (profondamente) influendo sui muscoli e sul loro tono fisiologico. Questo è il motivo per il quale i metodi che utilizzano solo una tipologia di massaggi per riallineare l'Atlante non possono completare il lavoro necessario; tali metodi possono fare sentire il paziente in uno stato di rilassamento che non vuol dire che l'Atlante sia realmente riallineato. Un'altra componente della correzione Upper Cervical Chiropractic agisce sull' interferenza che si ha sul sistema nervoso a seguito di una sublussazione dell'Atlante. Solo in tale modo, la correzione innesca i meccanismi di guarigione del corpo.In Upper Cervical Chiropractic, utilizziamo metodi radiografici ed EMG paraspinale infrarossi per confermare, rispettivamente, il cambiamento biomeccanico e neurologico. La correzione Chiropratica innesca Il riflesso miotatico, detto anche riflesso da stiramento. Lo stimolo è rappresentato dal rapido allungamento del muscolo, la risposta si manifesta attraverso una contrazione involontaria del muscolo stesso. Si tratta di un riflesso monosinaptico che fornisce una regolazione automatica all'allungamento dei muscoli scheletrici. Una serie secondaria di neuroni determina anche il rilassamento del muscolo che agisce in senso opposto. Il riflesso è regolato a livello del midollo spinale, ma è modulabile (inibito o aumentato) dai centri sovrassiali a seconda del contesto e dell'utilità funzionale dello stesso. I fusi neuromuscolari (informazione sulla lunghezza dei muscoli) sono i recettori che trasformano lo stimolo (estensione del muscolo) in potenziale d'azione: lo stiramento provoca una deformazione delle fibre intrafusali e delle terminazioni afferenti ad esse associate (appartenenti ai neuroni del gruppo IA e II) dalle quali partono gli impulsi che tramite sinapsi attivano il motoneurone alfa che innerva il muscolo stesso e ciò ne provoca la contrazione. Inoltre, le fibre IA provenienti dal fuso neuromuscolare vanno a sinaptare, a livello del midollo spinale, con un interneurone inibitorio chiamato 'IA' che ha lo scopo di inibire il muscolo antagonista a quello da cui proviene lo stimolo dello stiramento. Così sono contemporaneamente contratti gli agonisti sinergici e rilasciati gli antagonisti. Questo avviene secondo il principio dell'attivazione crociata dei muscoli di un'articolazione. Si può quindi affermare che il fuso neuromuscolare difende l'integrità anatomica del muscolo, regolando la lunghezza muscolare come risposta riflessa agli stimoli esterni o "per ordine" del sistema nervoso centrale al fine di adattare la postura. Queste fibre trasmettono in continuazione impulsi al midollo spinale e al cervello per informarli della lunghezza dei muscoli e quindi della posizione del corpo nello spazio. Se ad esempio si muove qualsiasi parte del corpo ad occhi chiusi, è possibile sapere in ogni momento quale posizione si assume, e questo grazie ai fusi neuromuscolari e ad altri recettori propriocettivi.

Sindrome Vagale

la disfunzione del nervo vago. Il nervo vago è il decimo delle dodici paia di nervi cranici che partono dal tronco encefalico. Il nervo vago parte dal midollo allungato e si porta, attraverso il foro giugulare, verso il basso nel torace e nell'addome. I due nervi vaghi, destro e sinistro, sono tra i più importanti del corpo nonché i più lunghi ed i più ramificati tra i nervi cranici che partecipa alla gestione delle funzioni degli organi interni. Il nervo vago controlla alcuni muscoli, nonché la laringe, la faringe, una parte dell'apparato esterno dell'udito, il cuore, i polmoni, lo stomaco e l'intestino. Uno degli scopi principali del nervo vago è quello di stimolare la produzione dell'acido gastrico e regolare i movimenti compiuti dallo stomaco e dall'intestino durante la fase della digestione. Quando la sua funzionalità è compromessa, ad esempio dall'artrosi cervicale, possono verificarsi tutta una serie di sintomi tra cui nausea, acidità di stomaco, vertigini, giramenti di testa, rossori in viso, tachicardia, dolore e rigidità del collo, mal di testa, pallore, sudorazione fredda, salivazione ridotta e vomito. Spesso, la conseguenza di tali sintomi è il collasso. Durante questa fase, la pressione sanguinea scende di colpo; può essere ripristinata facendo distendere l'individuo, con le gambe leggermente alzate e la testa alla stessa altezza del corpo o leggermente più bassa. Il collasso dura in media 2-3 minuti. Rare volte dura di più. Nell'analisi dell'Atlante è di fondamentale importanza determinare nello specifico i gradi di rotazione della vertebra e il giusto rapporto tra cranio e Atlante. Un' eccessiva rotazione può comprimere sul nervo vago, sull'arteria carotide e sulla vena giugulare interna. La correzione dell'Atlante e il ripristino de funzionamento del nervo vago ha il ruolo di trasmettere gli impulsi elettrici a specifiche aree del cervello che regolano importanti funzioni, quali, la regolazione dell'umore, del sonno, dell'appetito, della motivazione ed altri fondamentali per il nostro organismo. Chiropractic.

Disturbi visivi

Sono i vari disturbi che possono cambiare il senso della visione, influire negativamente sui movimenti degli occhi o creare cambiamenti nel campo visivo. Lo strabismo consiste in una deviazione degli assi visivi causata da un malfunzionamento dei muscoli oculari estrinseci che può non dare conseguenze evidenti ma che spesso porta alla perdita di un importante indizio di profondità. Per exoforia o esoforia si intende una difficoltà di convergenza degli assi visivi degli occhi. Quando si guarda un oggetto posto a distanza finita, gli assi visivi dei due occhi devono modificare il loro assetto, da parallelo a convergente sul piano orizzontale fino a formare un angolo con il vertice sull'oggetto osservato. Sono stati effettuati degli studi che mettono in evidenza la correlazione tra gli occhi, la visione e la propriocezione della cervicale. Secondo il Dr. Hikosaka e il Dr. Maeda, la propriocezione delle articolazioni cervicali influisce sul nucleo abducente (nucleo del nervo craniale VI, abduzione degli occhi) che innerva il muscolo retto laterale e determina l'abduzione laterale dell'occhio. Un interessante studio è stato condotto dal Dr. G. Gilman su un paziente che ha perso la vista in seguito ad una caduta in cui ha riportato trauma cranico. Il paziente è stato sottoposto ad una visita specialistica dall'Optomalogo in cui è stata diagnosticata una perdita permanente della vista. Il paziente mostrava uno spostamento dell'Atlante, quindi, è stato corretto 11 volte nell' arco di tre mesi; già dopo la terza correzione, sono stati tangibili i miglioramenti visivi. Completato l'intero ciclo di correzioni, è stato effettuato un nuovo controllo dall' Optomalogo che ha potuto diagnosticare un recupero totale della vista. In una ricerca, Wenquin L., ha sottoposto 51 pazienti, con problemi visivi, a correzioni di tipo Upper Cervical ed ha riscontrato nell' 85% dei casi un notevole miglioramento. La cattiva postura cervicale irrita il ganglio superiore cervicale, i nervi simpatici e può provocare ischemia dell' arteria basilare che alimenta direttamente la visione, causando quindi disturbi visivi. I cambiamenti visivi possono avvenire anche in seguito ad un evento traumatico come nel caso di un incidente stradale o semplice tamponamento in cui si riporta un colpo di frusta. Secondo una ricerca condotta dal Dr. Murphy, et al., problematiche visive di vario grado ed ordine, si possono presentare proprio in seguito ad un tamponamento stradale. Esiste, quindi, una stretta correlazione fra apparato neurologico cervicale, visione e movimenti oculari. Il riallineamento dell'Atlante e il ripristino dell'apparato cervicale favorisce non solo il giusto bilancio biomeccanico del corpo, ma elimina le interferenze sul cavo di comunicazione nel sistema nervoso centrale. Per questi motivi, Upper Cervical Chiropractic è un approccio naturale, non invasivo, per curare la salute attraverso il buon funzionamento del sistema muscoloscheletrico e del sistema nervoso.

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