Glossario Chiropratico (G - H - I)

Gamba accorciata

Si riferisce ad una differenza di lunghezza degli arti inferiori che ha come risultante uno sbilanciamento del bacino e fa pesare, diversamente sotto carico, le gambe. Uno studio condotto dal Dr. Seeman, su pazienti con questa problematica ha messo in evidenza come in seguito alla correzione dell'Atlante con tecnica Upper Cervical Chiropractic diminuisca la differenza di peso fra i due arti (si passa da una differenza di carico di 5.8 chilogrammi a 1.6 chilogrammi). Secondo l'opinione del Dr. Bailey, per il corpo è più facile compensare spostamenti di tipo anteriore e posteriore e non quelli laterali (destra e sinistra). La postura è più efficiente quando tutte le parti del corpo sono mantenute verso il centro di gravità. In presenza di un dislivello si creano più impulsi per il sistema nervoso centrale, ciò è eclatante nel momento in cui siamo sottoposti ad uno stress aggiuntivo di tipo chimico o emotivo. Il dislivello delle gambe può essere classificato in: congenito e compensatorio. Nel primo caso si ha una discrepanza strutturale presente fin dalla nascita e può causare dolore cronico della gamba o della colonna vertebrale. In questo caso le ossature presentano un'asimmetria che è possibile correggere dallo specialista mediante indagine radiografiche, l'uso del rialzo nella scarpa o plantari di una specifica altezza, non sempre corrispondenti al lato della mancanza di lunghezza. Il dislivello compensatorio, invece, si può correggere con il riallineamento dell'Atlante e successivo bilanciamento del corpo come conseguenza naturale. Sono molteplici i casi in cui si risolve perfettamente il disagio della gamba corta e tutte le sue conseguenze negative grazie alla correzione dell'Atlante. Il riflesso di equilibrare la testa è prioritario, il corpo farà il possibile per portare gli occhi e cervello allo stesso livello, anche se la compensazione arriva fino al bilanciamento delle gambe. Per quanto detto sopra si capisce che un Atlante bilanciato è fondamentale in questa circostanza, pertanto è consigliabile sottoporsi ad un controllo specifico prima ancora di indirizzarsi all'acquisto di costosissimi plantari.

Ganglio

struttura nervosa appartenente al sistema nervoso periferico, con l'aspetto di un piccolo rigonfiamento rotondo o fusiforme, dato da un ammasso di pirenofori neuronali e posto lungo il decorso dei nervi (nell'uomo e negli altri mammiferi). Si distinguono i gangli del sistema neurovegetativo o viscerali e quelli sensitivi o encefalospinali. I primi fungono da stazione intermedia nella trasmissione degli impulsi e contengono neuroni che trasmettono gli impulsi ad altri elementi nervosi. I gangli sensitivi, invece, si trovano lungo il decorso delle radici dorsali, nei nervi spinali e lungo il primo tratto dei nervi cranici; in essi non avviene la ripetizione ma soltanto il transito degli impulsi nervosi. (48 GASTRITE) E' un'infiammazione della mucosa gastrica, sono diverse le cause che portano a tale manifestazione e ne esistono innumerevoli tipi, suddivise nella maniera classica: gastriti acute e croniche. La gastrite acuta è una forma di gastrite transitoria, caratterizzate da lesioni erosive. Talvolta rimangono silenti, altre volte hanno esordio anche drammatico con emorragia massiva e rischio per la sopravvivenza. Nella gastrite cronica manca la componente erosiva, ma ritroviamo gli infiltrati tipici delle flogosi croniche. Nella gastrite erosiva, si ha una perdita di integrità della mucosa senza perforazione che comporta sanguinamento. Può essere causata da alcool, abuso di farmaci, ustioni o eventi traumatici. La gastrite ischemica e causata da shock, ipovolemia, emboli. La gastrite corrosiva è causata da indigestione di particolari agenti chimici o abuso di alcool. Le gastriti da farmaci possono manifestarsi con lesioni causate proprio dai loro effetti collaterali, soprattutto i FANS (farmaci anti-infiammatori non steroidei). I FANS danneggiano la mucosa gastrica sia a livello topico, dove agiscono cambiando la conformazione del muco e rendendolo più permeabile, sia a livello sistemico inibendo la COX1 e quindi portando ad una diminuzione delle prostaglandine che hanno un ruolo protettivo nei confronti della mucosa gastrica. Uno studio condotto dal Dr. K. Eriksen, ipotizza che una trazione sul midollo spinale (consistiente in una trazione irregolare in presenza di una disfunzione cervicale) influisce sui tratti nervosi spinocerebellari causando un'anormale funzione del sistema parasimpatico rallentando e alterando il buon funzionamento del colon. Lo stress sul sistema nervoso, causato dall'Atlante spostato, oltre agli effetti negativi fa anche aumentare il cortisolo (l'ormone dello stress). Un eccesso di cortisolo (ipercortisolismo o po sindrome di Cushing) può avere anche molte conseguenze negative, i sintomi più frequenti sono: stanchezza, osteoporosi, iperglicemia, diabete mellito tipo II, perdita di tono muscolare e cutaneo, colite, gastrite, impotenza, perdita della libido, aumento della pressione arteriosa e della concentrazione sanguigna di sodio, strie cutanee, depressione, apatia, euforia, diminuzione della memoria. In Upper Cervical Chiropratic la riduzione degli effetti negativi dovuti ad una sublussazione, frequentemente aumenta con la riduzione dello spostamento. Lo specialista segue come linea guida, per stabilire la guarigione del paziente, la riduzione delle interferenze sul sistema nervoso piuttosto che il decorso della malattia. Il nervo vago controlla alcuni muscoli, nonché la laringe, la faringe, una parte dell'apparato esterno dell'udito, il cuore, i polmoni, lo stomaco e l'intestino. Ripristinamento dello funzionamento del nervo vago che ha il ruolo di trasmettere impulsi nervosi a specifiche aree del cervello che regolano importanti funzioni quali la regolazione dell'umore, del sonno, dell'appetito, della motivazione e di altri importanti sintomi.

Ginocchia dolorante artroscica

malattia cronico-degenerativa, che porta ad un danno articolare crescente fino a comportare un grado significativo di limitazione funzionale. Può essere grossolanamente definita una sorta di "usura" dei capi articolari, nella quale la cartilagine che riveste la superficie del femore e della tibia si assottiglia progressivamente fino ad esporre l'osso sottostante che reagisce addensandosi e producendo escrescenze periferiche, gli osteofiti. Anche la rotula può essere coinvolta insieme con la sua superficie di scorrimento sul femore distale (la troclea). Dal punto di vista biomeccanico, la sublussazione dell'Atlante sposta il peso della testa in modo non allineato sulla colonna, di conseguenza sbilancia il baricentro del corpo. Un disallineamento, se pur millimetrico, è responsabile di un carico asimmetrico e si traduce in forma di stress fisico che blocca le articolazioni e disturba il bilanciamento muscolo-scheletrico. Le varie strutture muscolo scheletriche, inclusa la colonna vertebrale, gli arti superiori e inferiori, le ginocchia ed il bacino subiscono un carico di sbilanciamento; la risultante è infiammazione, blocchi articolari, irritazione e, con il tempo, degenerazione. E' fondamentale ripristinare il giusto bilancio della struttura per migliorare il sovraccarico articolare e la costante degenerazione e irritazione alle ginocchia. Dal punto di vista neurologico, l'irritazione sul sistema nervoso può alterare i messaggi alle ginocchia. Uno studio pubblicato dall' Università di Calgary, ha dimostrato che la denervazione (eliminazione dei nervi che alimentano i complessi movimenti delle ginnocchia) è responsabile dell'accelerazione della degenerazione di artrosi alle ginocchia. In parole povere, il sistema nervoso quando funziona regolarmente mantiene le condizioni sane delle ginocchia.

Giramenti di testa, capogiri

distorsione della percezione sensoriale dell'individuo. Tale distorsione influisce sul movimento della persona dandogli un'errata percezione dello stesso, caratterizzata da perdita di equilibrio, frequentemente, è di tipo rotatorio. Nella maggior parte dei casi è provocata da una disparità o non sincronizzazione tra la propriocezione degli organi vestibolari della testa e la propriocezione della cervicale. Normalmente, l'equilibrio dipende da una buona coordinazione tra la testa, gli occhi e la cervicale ma in presenza di un disallineamento dell'Atlante l'informazione di sincronizzazione è disturbata provocando i disturbi sopra elencati. Anche l'irritazione del nervo vago può alterare il senso di equilibrio e provocare sensazioni di nausea, acidità di stomaco, cefalea, tachicardia o dolore al collo. Infatti, una delle funzioni del nervo vago è di stimolare la produzione dell'acido gastrico per regolare le fasi della digestione, controlla i movimenti dell'intestino e dello stomaco. Inoltre, il nervo vago, partecipa alla regolazione della frequenza cardiaca, della sudorazione e a taluni movimenti della bocca, controllando alcuni muscoli necessari alla fonazione e alla respirazione. è di fondamentale importanza, nell'analisi dell'Atlante, determinare i gradi di rotazione della vertebra. Un'eccessiva rotazione può creare una compressione sul nervo vago, sull'arteria carotide e sulla vena giugulare interna. La vertigine cervicale si ha in presenza di una disfunzione o patologia della cervicale che irrita i ricettori afferenti (fibre che portano gli impulsi nervosi dalla periferia verso il cervello) cervicali che collegano direttamente i nuclei vestibolari (dunque reazioni oculare come nistagmo). Anche un disallineamento dell'Atlante può essere responsabile di una disparità o differenza tra la propriocezione delgli organi vestibolari della testa e la propriocezione della cervicale (assenza di sincronizzazione). Molti pazienti risolvono pienamente il disturbo di capogiri, senza i farmaci, grazie al riallineamento dell'Atlante.

Huntington's corea

La malattia di Huntington, o corea di Huntington, è una malattia genetica neurodegenerativa che colpisce la coordinazione muscolare e porta ad un declino cognitivo e a problemi psichiatrici. Esordisce tipicamente durante la mezza età; è la più frequente malattia a causa genetica nei quadri clinici neurologici con movimenti involontari anomali (che prendono il nome di còrea). La malattia è causata da una mutazione autosomica dominante in una delle due copie (alleli) di un gene chiamato huntingtina, il che significa che ogni figlio di una persona affetta ha una probabilità del 50% di ereditare la condizione. La base genetica della malattia è stata scoperta nel 1993 grazie ad una ricerca internazionale guidata dalla Hereditary Disease Foundation. I sintomi fisici della malattia possono iniziare a qualsiasi età, ma più frequentemente tra i 35 e i 44 anni di età. I sintomi della malattia possono variare tra gli individui e anche tra i membri colpiti della stessa famiglia, ma di solito la loro progressione può essere predetta. I primi sintomi sono spesso sottili problemi con l'umore o con la cognizione a cui segue una generale mancanza di coordinazione e una andatura instabile. Con l'avanzare della malattia i movimenti non coordinati del corpo diventano sempre più evidenti e sono accompagnati da un calo delle capacità mentali e problemi comportamentali e psichiatrici. Le complicanze, come la polmonite, le malattie cardiache e i danni fisici da cadute, riducono l'aspettativa di vita a circa 20 anni a partire dall'esordio dei sintomi. La funzione del sistema nervoso è quella di coordinare, sotto forma di impulsi nervosi, la comunicazione tra cervello e corpo. Il ruolo del tronco encefalico è di coordinare e integrare le informazioni tra la parte superiore, il cervello, e la parte inferiore, il resto del corpo, nella coordinazione dei movimenti muscolari e sensazione di tutti i tipi. Dunque, una pressione sul tronco encefalico, causata da un Atlante spostato, può influire negativamente sulla trasmissione e coordinazione degli impulsi nervosi. La correzione dell'Atlante, infatti, elimina lo stress sul tronco encefalico e può favorire il buon funzionamento del tronco encefalico e del sistema nervoso.

Immunodeficienza, AIDS

Sono patologie causate dalla mancanza o dall'inefficienza congenita (es. SCID, severe combined immunodeficiency) o acquisita per via infettiva (es. AIDS) o farmacologica (es. ciclosporina o corticosteroidi nei trapianti d'organo) di una o più branche del sistema immunitario. Le immunodeficienze si caratterizzano per l'aumentata suscettibilità a infezioni (anche di tipo opportunistico) e ad alcune patologie neoplastiche. I chiropratici hanno storicamente riconosciuto il collegamento fra il sistema nervoso e il sistema immunitario però, negli ultimi anni, grazie allo sviluppo della psiconeuroimmunologia, è stata spiegata la correlazione fra l'influenza del sistema nervoso centrale e il sistema immunitario e come i pensieri e le emozione possono influire su tali sistemi. In uno studio condotto dal Dr. Selano et al., viene utilizzato il metodo Upper Cervical su un gruppo di pazienti affetti da AIDS. Osservando i pazienti per un periodo di 6 mesi, si è potuto constatare un aumento del 48% nelle celulle CD4. Con questo non vogliamo dire che la cura Upper Cervical Chiropractic guarisce l' AIDS però migliora significativamente la qualità della vita dei pazienti affetti da questa patologia.

Infiammazione

meccanismo di difesa non specifico innato, che costituisce una risposta protettiva, seguente all'azione dannosa di agenti fisici, chimici e biologici, il cui obiettivo finale è l'eliminazione della causa iniziale di danno cellulare o tissutale, nonché avviare il processo ripartivo. In Upper Cervical Chiropractic, la riduzione degli effetti negativi causati da una sublussazione sono direttamente proporzionali alla riduzione dello spostamento. Lo specialista segue come linea guida, per la guarigione del paziente, la riduzione delle interferenze sul sistema nervosa piuttosto che i sintomi della malattia. Lo spostamento dell'Atlante produce stress sul sistema nervoso quindi può inibire il regolare funzionamento del corpo. La correzione dell'Atlante favorisce la riduzione o l'eliminazione dello stress sul sistema nervoso alimentando il processo di guarigione innato del corpo.

Intestino

La sindrome dell'intestino irritabile (SII o IBS dall'inglese irritable bowel syndrome) è un disordine della funzione intestinale caratterizzato da dolore addominale in relazione a cambiamenti dell'alvo (o in senso stitico o in senso diarroico) e con segni di alterata defecazione e meteorismo. Per definizione, non è possibile identificare un univoco elemento patogenetico che giustifichi lo sviluppo della sindrome dell'intestino irritabile. Benché siano state avanzate diverse ipotesi, la patogenesi della SII non è tuttora chiara. L'ipotesi più suggestiva è che le manifestazioni sintomatologiche siano causate da più fattori concorrenti, tra cui la predisposizione genetica, precedenti episodi infettivi acuti a carico del tratto gastrointestinale (soprattutto infezioni sostenute da Campylobacter e Shigella) e la presenza di precipui stimoli biologici presenti nel lume intestinale, come alcuni antigeni alimentari, batteri, allergeni o farmaci. Ulteriore elemento è l'ipersensibilità viscerale, definita come un'abnorme percezione dei normali processi fisiologici connessi con la digestione; in tal senso, alterazioni delle fibre C afferenti intestinali o l'esaltata attività dei neuroni delle corna posteriori del midollo spinale sarebbero responsabili dell'anomala percezione della peristalsi e della distensione viscerale avvertiti nei soggetti con SII come dolore o fastidio. Uno studio condotto dal Dr. K. Eriksen, ipotizza che una trazione sul midollo spinale (consistente in una trazione irregolare che si trova con la disfunzione cervicale) influisce sui tratti nervosi spinocerebellari che causa un anormale funzionamento del sistema parasimpatico rallentando e alterando la regolare funzione del colon. La correlazione fra l'intestino e l'Atlante si nota con il tronco encefalico e il nervo vago. Il tronco encefalico ha il ruolo di coordinare e regolare diverse funzioni vitali del corpo inclusi i riflessi e il controllo di molte viscere. Il nervo vago controlla alcuni muscoli, nonché la laringe, la faringe, una parte dell'apparato esterno dell'udito, il cuore, i polmoni, lo stomaco e l'intestino. Un'irritazione del nervo vago, da rotazione eccessiva dell'Atlante, può dunque causare disfunzioni intestinali. (55) IPERTENSIONE L'ipertensione o ipertensione arteriosa, è una condizione clinica in cui la pressione del sangue nelle arterie della circolazione sistemica risulta elevata. Ciò comporta un aumento di lavoro per il cuore. La pressione arteriosa è riassunta da due misure, sistolica e diastolica, che dipendono dal fatto che il muscolo cardiaco si contrae (sistole) e si rilassa (diastole) tra un battito e l'altro. La pressione sanguigna normale a riposo è compresa tra i 100 e i 140 mmHg di sistolica e tra i 60 e i 90 mmHg di diastolica. Viene considerata un'ipertensione se vi è una pressione costantemente pari o superiore ai 140/90 mmHg. Diversi sono i fattori ambientali ed inerenti allo stile di vita che influenzano la pressione sanguigna; ad esempio la si può diminuire con un ridotto apporto di sale nella dieta, con l'aumento del consumo di frutta e di alimenti a basso contenuto di grassi, con l'esercizio fisico, con la perdita di peso e con una riduzione dell'assunzione di alcol. Lo stress sembra giocare un ruolo minore con le tecniche di rilassamento specifiche che non sono supportate da elementi di prova. Il possibile ruolo di altri fattori, quali il consumo di caffeina, e la carenza di vitamina D, appare meno chiaro. L'insulino resistenza, che è comune nell'obesità è una componente della sindrome metabolica che viene ritenuta una possibile concausa all'ipertensione. Recenti studi hanno inoltre evidenziato alcuni eventi risalenti ai primi anni di vita, come ad esempio: un basso peso alla nascita, il tabagismo della madre in gravidanza e la mancanza di allattamento al seno come fattori di rischio per lo sviluppo dell'ipertensione essenziale da adulti, anche se i meccanismi che collegano tali esposizioni restano oscuri. A partire dal 2000, quasi un miliardo di persone nel mondo, circa il 26% della popolazione adulta, soffriva di ipertensione La condizione si presenta sia nei paesi industrializzati (333 milioni) che in quelli in via di sviluppo (639 milioni). A partire dal 2006, l'ipertensione colpisce 76.000.000 adulti degli Stati Uniti, il 34% della popolazione, gli afro-americani adulti hanno tra i più alti tassi di ipertensione nel mondo, raggiungono infatti valori del 44%. La prevalenza dell'ipertensione nei giovani è in aumento. Il Dr. G. Bakris, M.D., direttore dell University of Chicago Center of Hypertension (Università di Chicago Centro di Ipertensione) ha condotto una ricerca su due gruppi di pazienti affetti da ipertensione. Il primo gruppo ha ricevuto una vera e propria correzione sull'Atlante mentre l'altro gruppo ha ricevuto una falsa correzione sull'Atlante. Dopo 8 settimane, il gruppo che aveva ricevuto la vera correzione ha dimostrato miglioramenti significanti per l'ipertensione mentre l'altro gruppo era stazionario. E' stato possibile quantificare il miglioramento ottenuto: Il riallineamento dell'Atlante equivale all'effetto positivo dovuto all'assunzione di due farmaci somministrati per l'ipertensione, in assenza di effetti collaterali. Il Dr. M. Dickholtz, il Chiropratico che ha concentrato l'attenzione sulla correzione dell'Atlante nella ricerca del Dr. Bakris, paragona l'Atlante ad un quadro elettrico che regola il giusto funzionamento del corpo. Nella zona cervicale ci sono due centri che comandano tutti i muscoli del corpo e quando si blocca la prima cervicale non si prova dolore ma va ad interferire con questi due centri. In un altro studio, condotto dal Dr. R. Goodman, è stato applicato il protocollo di Upper Cervical Chiropractic per un periodo di 2 mesi su 8 pazienti ipertesi. Si è concluso che 6 su 8 pazienti hanno avuto un miglioramento sistolico con una media di 27 mm Hg e diastolico con una media di 13 mm Hg. Lo stress sul sistema nervoso, causato dall'Atlante spostato e tutti suoi effetti dannosi nel corpo, aumenta anche il cortisolo (l'ormone dello stress). Un eccesso di cortisolo può avere anche molte conseguenze negative. L'eccesso di quest'ormone, ipercortisolismo, o sindrome di Cushing, ha come sintomi stanchezza, osteoporosi, iperglicemia, diabete mellito tipo II, perdita di tono muscolare e cutaneo, colite, gastrite, impotenza, perdita della libido, aumento della pressione arteriosa e della concentrazione sanguigna di sodio, strie cutanee, depressione, apatia, euforia, diminuzione della memoria.

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